Su economia verde e digitale il Pnrr sbaglia le premesse

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C’è un errore di fondo nella bozza del Pnrr. L’Italia non deve diventare un mercato di consumo di soluzioni un po’ più digitali e un po’ meno inquinanti. Ma trasformarsi in una fabbrica di nuove tecnologie da adottare localmente ed esportare globalmente.

Il PNRR, quindi, non deve servire a trasformare il paese in un mercato di consumo di soluzioni un po’ più digitali e un po’ meno inquinanti. Deve servire a farlo diventare fabbrica di nuove tecnologie da adottare localmente e da esportare globalmente, inserendole in catene del valore articolate in tutto il resto d’Europa, con un’adeguata divisione del lavoro basata sulle relative specializzazioni settoriali.

I fondi dovranno essere ripagati dalle nuove generazioni: non vanno destinati a distribuire bonus e prebende per i padri d’Italia, bensì a costruire piattaforme d’offerta di prodotti e servizi innovativi e sostenibili per i figli dell’Europa di domani.

Leggi qui l’articolo di Carlo Alberto Carnevale Maffè su lavoce.info