Covid-19: Il punto della situazione nella regione Marche e affidabilità dei dati della Protezione Civile

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Terapia intensiva

Come scritto in passato, il numero più affidabile fra quelli che ci vengono forniti è il numero di ricoverati in terapia intensiva. Il numero massimo (168) è stato raggiunto il primo di aprile. Ieri era pari a 135. Da circa una settimana la diminuzione è costante, cioè, ogni giorno i ricoverati in terapia intensiva diminuiscono, fluttuando un po’, ma sempre con valori negativi (linea tratteggiata blu della figura 1). A meno di eventi ora imponderabili, il picco è stato decisamente raggiunto e superato. 

Fig. 1 – Marche. Numero di ricoverati in terapia intensiva nel tempo (in rosso) e incremento giornaliero degli stessi (in blu).

Guariti

Nelle Marche, il numero dei guariti è molto poco affidabile. Solo da pochi giorni hanno cominciato a contarli e la conta avviene per salti: poche unità un giorno, centinaia il giorno successivo. Il dubbio (quasi certezza) è che nelle Marche i guariti siano ancora sottostimati.

Fig. 2 – Marche. Guariti nel tempo (in verde) e incremento giornaliero degli stessi (in blu).

Che le Marche siano in questo senso una assoluta anomalia, lo dimostra il confronto dell’andamento nel tempo dei guariti nelle Marche e nell’intera Italia. Non mostro il grafico di altre regioni, ma è sostanzialmente coerente con quello dell’intera Italia.

Fig. 3 – Italia. Grafico ad area impilate percentuali che mostra l’andamento nel tempo dei positivi (rosa), guariti/dimessi (verde) e deceduti (grigio). I tre valori sommati restituiscono il numero totale dei casi Covid-19.  

Fig. 4 – Marche. Grafico ad area impilate percentuali che mostra l’andamento nel tempo dei positivi (rosa), guariti/dimessi (verde) e deceduti (grigio). I tre valori sommati restituiscono il numero totale dei casi Covid-19.  

Decessi

L’analisi dell’incremento giornaliero mostra che il numero dei decessi ogni giorno diminuisce. Anche il numero dei decessi è una quantità poco affidabile visto che molte persone sono morte di Covid-19 senza mai aver avuto una diagnosi.

Fig. 5 – Marche. Decessi nel tempo (in grigio) e incremento giornaliero degli stessi (in blu).

Casi Covid-19

I casi totali hanno raggiunto 4995 unità. L’analisi dell’incremento giornaliero mostra che dal 22 di marzo, in cui si sono avuti 268 nuovi casi, il numero giornaliero di nuovi casi è sceso costantemente. Questa variabile è poco affidabile, dipendendo dal numero di tamponi e da come questi vengono fatti:

  • I tamponi vengono fatti solo ad una piccola frazione delle persone positive.
  • Il numero di tamponi effettuati ogni giorno è molto variabile. 
  • I tamponi non sono rappresentativi della popolazione (gli anziani sono sovra-rappresentati).
  • Con una larga variabilità fra le regioni, gli esiti di un tampone si conoscono anche dopo diversi giorni. 
  • Sembra che i dati degli ultimi giorni siano distorti dalla particolare attenzione rivolta alle residenze per anziani, dopo quanto accaduto in Lombardia ed in altre regioni (non so se questo sia applicabile anche alla regione Marche.

Fig. 6 – Marche. Casi Covid-19 nel tempo (in rosso) e incremento giornaliero degli stessi (in blu).

Positivi (attualmente positivi)

Veniamo ora alle persone attualmente positive: coloro che hanno avuto un giudizio di positività e che non hanno avuto un successivo esito. Sarebbe il numero più importante perché esprime il “carico” di persone infette, potenzialmente in grado di contagiarne altre. Se fosse corretto permetterebbe di stimare con una certa precisione l’evoluzione futura del contagio e di programmare il ritorno alla normalità (le cosiddette fasi 2 e 3). Purtroppo così non è. I positivi vengono calcolati per differenza fra casi di Covid 19, guariti e decessi (Positivi = Casi – guariti – decessi). Poiché le variabili che entrano nel calcolo sono tutte distorte e poco affidabili, ne risulta che il numero di positivi è affetto da un errore grave e praticamente imponderabile. Detto questo, si osserva come Il numero di persone positive abbia forse raggiunto il picco: da un paio di giorni gli incrementi giornalieri sono negativi. La tendenza al rallentamento è ormai certa, perché costante dal 22 marzo, mentre è ancora presto per essere certi della discesa del valore totale. 

Fig. 7 – Marche. Positivi attuali nel tempo (in arancione) e incremento giornaliero degli stessi (in blu).

Considerazione

I grafici dei ricoverati in terapia intensiva e dei positivi attuali non sono fra loro compatibili. Non è possibile che si osservi una evidente diminuzione delle persone in terapia intensiva (dato certo) ed un contemporaneo aumento dei positivi (dato pochissimo affidabile). Ci si aspetterebbe semmai il contrario, visto che si viene ricoverati in terapia intensiva solo dopo aver avuto una diagnosi di positività. Considerando il livello di affidabilità delle due variabili, si spera che il numero di malati in terapia intensiva possa essere un indicatore più corretto del vero ed ignoto numero della popolazione di persone attualmente malate, rispetto al numero dei positivi che ogni giorno ci viene fornito dalla protezione civile. 

Se il numero di ricoverati in terapia intensiva sta diminuendo, a maggior ragione sta diminuendo anche il vero ed ignoto numero delle persone malate. Spero che questa affermazione, di cui ho trovato qualche riscontro, sia vera. Se si fa riferimento all’andamento dei ricoverati in terapia intensiva  e se questo andamento si manterrà in futuro, è lecito aspettarsi che fra non molto  l’epidemia sarà fortemente ridimensionata e potrà iniziare una fase di quasi normalità, pur mantenendo ancora a lungo molte delle pratiche di precauzione che tutti conosciamo. 

Nota. Nelle figure che mostrano l’incremento giornaliero dei valori (linea sottile tratteggiata in blu) questo è calcolato come media mobile di 3 giorni per limitarne le fluttuazioni, altrimenti fortissime. La media mobile rende l’incremento giornaliero non perfettamente coerente con l’andamento del totale, ma più leggibile e affidabile.